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Pianta del The – Camellia Sinensis o Thea Sinensis

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La Camellia sinensis è la pianta del tè, ossia la specie di pianta le cui foglie e i cui germogli sono usati per produrre il tè. Appartiene al genere Camellia, un genere di piante della famiglia delle Theaceae. Tutti i tipi di tè traggono origine dalla lavorazione delle foglie, dei germogli e di altre parti di questa pianta: soltanto i metodi di lavorazione differenziano le varie tipologie.

Il nome sinensis in latino significa cinese. Camellia deriva invece dal nome latinizzato del reverendo Georg Joseph Kamel (1661-1706), un gesuita ceco che fu sia missionario nelle Filippine, sia celebre botanico (non è infrequente tra i gesuiti affiancare alla vita religiosa la dedizione allo studio ed all’insegnamento). Tuttavia non fu Kamel a scoprire la pianta, né tanto meno ad attribuirle il nome: fu infatti Carlo Linneo, l’ideatore della tassonomia, ancora oggi in uso, a scegliere la denominazione di questo genere in onore al contributo che il gesuita dette alla scienza. Altri nomi della pianta in passato furono Thea bohea, Thea sinensis (dai quali si credeva derivasse il tè nero) e Thea viridis (che si credeva essere all’origine del tè verde). Esistono tuttavia due diverse varietà di Camellia sinensis, ossia la Camellia sinensis sinensis, detta anche China (che raggiunge i 5 metri di altezza), e la Camellia sinensis assamica,detta Assam, capace di rrivare a 11 metri.

La Camellia sinensis è un arbusto eretto, dalle foglie ovato-acuminate, con il margine dentato, di colore verde-chiaro lucente; i fiori semplici di piccole dimensioni, di colore bianco, portano numerosi stami color giallo-oro; è originaria della parte continentale del Sud e Sudest Asiatico, ma ad oggi è coltivata in tutto il mondo, soprattutto in regioni a clima tropicale e subtropicale.

Allo stato naturale può crescere ben oltre i due metri ma, per facilitarne la coltivazione, generalmente si mantiene a dimensioni di cespuglio sempreverde o di piccolo albero. Le radici sono forti e i fiori possono essere bianchi o gialli, dal diametro di 4 centimetri ed a 7 o 8 petali.

Le foglie sono lunghe dai 4 ai 15 cm, e larghe dai 2 ai 5 cm. Una foglia fresca contiene circa il 4% di caffeina.

La Camellia sinensis è coltivata soprattutto in zone tropicali e subtropicali, nelle quali le precipitazioni possono raggiungere i 2 metri all’anno; il terreno più adatto è quello acido e permeabile, senza ristagni d’acqua. Tuttavia, è necessario ricordare che questa pianta è coltivata in tutti i continenti, anche in regioni molto più a Nord delle aree sopraccitate: è il caso della Cornovaglia[4]. e dello Stato di Washington, negli Stati Uniti. La temperatura ideale è infatti tra i 10° ed i 30 °C , e le coltivazioni possono trovarsi anche a 2.500 m di altitudine (è proprio a quote più elevate che spesso si ottengono i tè più pregiati). La vita produttiva della Camellia sinensis comincia generalmente dopo 3-4 anni dalla semina, e dura per qualche decina d’anni, anche se esistono esemplari selvatici che superano il secolo d’età.

In Italia la coltivazione della pianta del tè iniziò verso la fine del 1800 presso l’Orto botanico di Pavia grazie a Giovanni Briosi, professore di botanica e direttore dell’orto dal 1883 al 1919.

Dalla pianta originale negli anni ’30 Gino Pollacci, anch’egli professore di botanica, riuscì ad ottenere una varietà diversa che chiamò Camellia thea ticinensis, in grado di resistere al gelido clima invernale della pianura padana. Nel corso degli anni ’30 si tentò di sperimentare la produzione su larga scala di questa varietà. Tuttavia le piante coltivate fuori dal loro ambiente naturale possedevano una concentrazione di sostanze chimiche e nutritive diverse. Di conseguenza, le caratteristiche organolettiche di questo tè non riuscirono a soddisfare i gusti delle persone. Il risultato portò alla rinuncia della produzione di tè "ticinensis".[5]

A partire dagli anni ’80 Guido Cattolica ha iniziato un esperimento di coltivazione della Camellia sinensis, utilizzando semi e piantine ottenuti dall’Orto botanico di Lucca, messi a dimora nell’area del Compitese (Capannori, LU). In tale zona, caratterizzata da terreni acidi e un microclima particolare che ne fanno l’habitat ideale per le camelie e le piante acidofile, la Camellia sinensis ha trovato le condizioni ideali per il suo sviluppo. Ad oggi sono state messe a dimora di circa 800 piante, le foglie delle quali ogni anno vengono regolarmente raccolte, lavorate ed essiccate per produrre piccoli quantitativi di tè.

Fonte: Wikipedia

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